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A Terni per Gesù una mangiatoia rossa come le panchine contro i femminicidi
Un presepe che parla all'attualità, contro la violenza di genere
Quest'anno Gesù Bambino nasce su una mangiatoia rossa. Un rosso che richiama la panchina simbolo della lotta contro il femminicidio e che diventa il cuore del presepe realizzato dall'Istituto di studi teologici e storico-sociali di Terni, allestito presso il Cenacolo San Marco. Una rappresentazione che parla all'attualità e che, allo stesso tempo, scende in profondità nel Vangelo, rileggendolo come messaggio radicale contro la violenza di genere. "Non è soltanto un modo per parlare di ciò che accade quasi ogni giorno - ha spiegato all'ANSA il direttore dell'Istituto, Arnaldo Casali - ma un modo per andare davvero a fondo nel Vangelo, che ci parla anche di femminicidio e ci propone un modello di uomo virtuoso in un'epoca in cui sembra che tutti gli uomini debbano essere criminalizzati". Quel modello è Giuseppe. "Secondo la legge del tempo - ha ricordato Casali - aveva il diritto di far uccidere Maria, invece decide di salvarla, di ripudiarla in segreto, difendendo la sua dignità senza volerle fare del male. E lo fa ancora prima dell'apparizione dell'angelo. Giuseppe sceglie di non esercitare violenza". Una scelta che diventa fondamento di una nuova storia: "Da quella mancata violenza - ha sottolineato Casali - nasce non solo il cristianesimo, ma la nostra epoca e se oggi siamo nel 2025 è perché Giuseppe, quel giorno, fece quella scelta". Il presepe si sviluppa su tre livelli simbolici. Alla base, scarpette rosse che richiamano le vittime di violenza. Al centro, la capanna con Maria, Giuseppe e Gesù. Intorno, altri bambinelli soli. "Sono i bambini che restano soli dopo la violenza di genere - ha spiegato Casali - dopo gli omicidi-suicidi, dopo storie spezzate. Bambini che, a differenza di Gesù, non hanno avuto un padre capace di vincere l'istinto di violenza". In alto, figure lontane, segno dell'indifferenza: "Perché la violenza di genere - ha concluso il direttore - cresce anche quando chi è vicino si volta dall'altra parte". Il presepe sarà anche al centro di un incontro pubblico che si terrà oggi pomeriggio alle ore 17, con la teologa Lilia Sebastiani. L'esposizione resterà visibile eccezionalmente fino al 25 novembre 2026, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, all'indomani della 22esima edizione del "Terni film festival", che ogni anno dedica un focus proprio a questo tema.
F.Dubois--AMWN
