-
L'Indonesia nomina l'ex presidente Suharto 'eroe nazionale'
-
Scontri in carcere in Ecuador, almeno 31 morti
-
'Raggiunto l'accordo per mettere fine allo shutdown'
-
Sarri, è ora di pensare a noleggiare arbitri dall'estero
-
Atalanta; ore decisive per Juric, Palladino pronto
-
Serie A: Inter-Lazio 2-0, nerazzurri in testa con la Roma
-
Trump attacca i vertici della Bbc, 'giornalisti corrotti'
-
F1: Brasile;Leclerc e suo ritiro 'sono inc... Piastri ottimista'
-
Roma, problema al quadricipite per Dovbyk
-
Media, 'Senato Usa vicino ad accordo per fine shutdown'
-
Calcio: il City asfalta il Liverpool e va a -4 dall'Arsenal
-
Finals: Bolelli/Vavassori 'match giocato in nostra top 5'
-
Gasperini 'primato motivo orgoglio, giusto tifosi Roma sognino'
-
Mondiali: Kean salta Moldavia e Norvegia, al suo posto Cambiaghi
-
Oltre 1.600 voli cancellati oggi negli Usa per lo shutdown
-
Genoa: De Rossi 'abbiamo lottato con i denti, ripartiamo da qui'
-
F1: Brasile; vince McLaren Norris, 2/a Mercedes Antonelli
-
Finals: doppio, Bolelli/Vavassori show contro i n.1 al mondo
-
Paradiso, 'anche il ricordo della scuola con me sul palco'
-
Conte deluso 'non posso fare un trapianto di cuore alla squadra'
-
F1:Brasile; contatto con Antonelli, Ferrari Leclerc subito fuori
-
Esn arriva in Italia, integrazione sportiva debutta a Milano
-
Segretario Trasporti Usa, 'il traffico aereo si ridurrà a zero'
-
Kiev, in 100.000 senza luce e gas nel Kharkiv per raid russi
-
Sanchez, porterò a termine legislatura e mi ricandiderò nel '27
-
'Mezzogiorno', con lo chef Mazzei nuovo angolo d'Italia a Londra
-
Finals: Alcaraz 'primo incontro mai facile, sono contento'
-
Fieracavalli chiude con oltre 140mila visitatori
-
Serie A: il Bologna batte 2-0 il Napoli, Genoa-Fiorentina 2-2
-
Finals: Auger-Aliassime 'stimolante iniziare contro Sinner'
-
Juric 'Atalanta non all'altezza, responsabilità è del tecnico'
-
Francobollo per 160 anni del Sole 24 Ore, 'dedicato ai lettori'
-
All'esordio Alcaraz soffre ma supera De Minaur
-
Sassuolo: Grosso, livello si è alzato ma noi anche fortunati
-
Modenese morto in Algeria, società dell'hotel condannata
-
A Tommy Mauri la settima edizione di ProSceniUm
-
Gp Brasile: Verstappen cambia motore, partirà dalla pit lane
-
Cyndi Lauper, Outkast, White Stripes nella Rock Hall of Fame
-
Taekwondo: conclusi Assoluti, assegnati ultimi titoli a Messina
-
MotoGp: Bezzecchi "gara fantastica, vittoria davvero goduta"
-
Axios,5 miliardi di armi Usa per Kiev bloccate da shutdown
-
Wicked - Parte 2, tornano in sala le streghe di Oz
-
'With Hasan in Gaza' vince al Festival dei Popoli
-
MotoGp: Bezzecchi vince in Portogallo, caduta per Bagnaia
-
Serie A: Atalanta-Sassuolo 0-3
-
Finals: esordio vincente nel doppio per Granollers-Zeballos
-
Giorgetti, 'su manovra massacrati da chi può farlo'
-
Scala, Chailly 'Lady Macbeth Šostakovič opera straordinaria'
-
Moto: Morerira vince a Portimao, titolo Moto2 a un passo
-
Pichetto, 'confermo parte Dl Energia sulla rete al prossimo Cdm'
L'indignazione è uno dei motori delle fake news sui social
Aiutata dagli algoritmi delle piattaforme
L'indignazione è fra i principali motori che favoriscono la diffusione delle fake news sui social network: i post che veicolano disinformazione suscitano infatti più indignazione morale rispetto a quelli con informazioni attendibili e le persone tendono a condividerli senza neppure averli letti. Lo dimostra uno studio statunitense guidato dalla Princeton University e pubblicato su Science. I ricercatori hanno preso in esame oltre un milione di link condivisi su Facebook e più di 44.000 tweet di 24.000 utenti di Twitter (oggi X) per cercare di capire come la circolazione delle informazioni viene condizionata dal sentimento dell'indignazione, quel mix di rabbia e disgusto che viene innescato dalla percezione di trasgressioni morali. Inoltre, hanno condotto due esperimenti comportamentali che hanno coinvolto 1.475 partecipanti. I dati raccolti dimostrano che le fonti di disinformazione suscitano più indignazione rispetto alle fonti affidabili e lo sdegno facilita la condivisione di bufale almeno tanto quanto quella di notizie attendibili. Gli utenti sono più propensi a condividere disinformazione che suscita indignazione senza neppure leggerla: per questo motivo è tutto sommato inutile raccomandare la verifica delle fonti per mitigare la diffusione della disinformazione. Le persone possono condividere fake news senza verificarne l'accuratezza perché la condivisione è un modo per segnalare la propria posizione morale o l'appartenenza a determinati gruppi. A dare un'ulteriore spinta alla disinformazione sono poi gli algoritmi usati dalle piattaforme per classificare i contenuti da mostrare agli utenti. "Dato che l'indignazione è associata a un maggiore coinvolgimento online - osservano i ricercatori - la disinformazione che suscita indignazione potrebbe diffondersi di più in parte a causa dell'amplificazione algoritmica" che premia i contenuti più coinvolgenti. "Questo è importante perché gli algoritmi possono classificare meglio le notizie associate all'indignazione, anche se un utente intendeva esprimere sdegno nei confronti dell'articolo per il fatto che conteneva disinformazione".
J.Williams--AMWN