-
Borsa: Tokyo, apertura in rialzo (+1,37%)
-
Fiorentina, accordo vicino con Vanoli per il dopo Pioli
-
Juric: "Lookman? Capitano reazioni scomposte, ma finisce lì"
-
Champions: Carlos Augusto, non esistono partite facili
-
Champions: vittorie di misura per Atalanta e Inter
-
Marchisio racconta Kings League 'nuovo modo di vivere il calcio'
-
Atene, Musetti supera Wawrinka in 3 set
-
Il petrolio chiude in calo a New York a 59,60 dollari
-
Riunione di Lombardi di Elea Data Centers con il ceo di X a Rio
-
Maradona, il processo sulla morte riprenderà solo a marzo
-
Bper e Sondrio approvano il progetto di fusione
-
Ai Campi Flegrei la sismicità si sta concentrando in un'area
-
Nuovo accordo Ansaldo-Nuward per i piccoli reattori nucleari
-
Bankitalia, oscurato sito che utilizzava nostro logo
-
EdiliziAcrobatica, 119 milioni ricavi nei primi nove mesi 2025
-
Gava, 280 milioni per la bonifica dei siti inquinati
-
Accordo FITP-Sport e Salute sulla gestione del Foro Italico
-
Un gene amico del cuore aiuta a ripararlo dopo un infarto
-
Tennis: Sinner 'Finals speciali, darò il meglio di me'
-
Via libera Cdm a decreto contro i messaggi green ingannevoli
-
Mef, entrate primi 9 mesi salgono a 426,9 miliardi (+2%)
-
Corridoio indo-europeo si allarga, all'Egitto un ruolo chiave
-
Last Swim, il film d'esordio di Sasha Nathwani su RaiPlay
-
'Lux', ultimo album di Rosalia piratato online prima del lancio
-
Mamdani, Casa Bianca non mi ha chiamato per congratularsi
-
Borsa: Milano chiude in rialzo (+0,41%)
-
Anci, 'pesanti criticità per Comuni, servizi a rischio'
-
ANSA/ Carbonia ieri e oggi nella visione di Giorgio Ferrero
-
Marco Mengoni interpreta Coming home per Amazon Music
-
Angelina Jolie a sorpresa a Kherson, visita malati in ospedale
-
Tennis: Atene, Darderi esce subito
-
Bombardieri, no rottamazione per chi non ha pagato le tasse
-
Nasce l'osservatorio Blue Economy di Intesa Sanpaolo-Bocconi
-
Borsa: l'Europa gira in rialzo con Wall Street, Milano +0,3%
-
Usa il latte la lingua artificiale che assaggia i cibi piccanti
-
L 'esercito delle ancelle' di Atwood a Washington contro Trump
-
Fast Forward Foundation, al via accordo sui pagamenti digitali
-
Europa League: Bologna-Brann, Italiano torna in panchina
-
Rockin'1000 annuncia primo concerto allo stadio di Torino
-
Da Fellini ai Taviani, il grande cinema italiano al Maxxi
-
Snam chiude i 9 mesi con un utile di oltre 1 miliardo di euro
-
E' addio tra Balmain e Direttore Creativo Olivier Rousteing
-
F1: Vasseur 'Ferrari in Brasile per ottimizzare lo slancio'
-
Geolier, un nuovo singolo dal titolo Fotografia
-
Borsa: l'Europa resta fiacca, a Wall Street i future tengono
-
Il 7 novembre esce 1963-1967 Mina
-
Mcc, utile consolidato 9 mesi sale a 67,5 milioni
-
Il pianista Andrea Vanzo in concerto a Casalecchio di Reno
-
Favino, 'racconto un non vincente come tutti noi'
-
Wta Finals: Paolini ed Errani eliminate nel doppio
Degli abissi conosciamo solo lo 0,001%, meno del Molise
In 70 anni immagini di appena 3.823 km2, il resto è sconosciuto
Abbiamo visto appena lo 0,001% degli abissi oceanici, meno della superficie del Molise: per il resto è un mondo del tutto sconosciuto. E' il dato che emerge dall'analisi pubblicata su Science Advances dal gruppo di ricerca guidato da Katy Croff Bell, della Ocean Discovery League, che ha messo insieme tutte le attività di esplorazione dei mari oltre i 200 metri di profondità fatte in quasi 70 anni e sottolinea quanto ancora conosciamo poco il nostro pianeta. Lo studio indica che nel complesso, a partire dal 1958, l'umanità ha realizzato circa 44mila immersioni in mare oltre i 200 metri di profondità, nelle acque di 120 paesi diversi, a cui va aggiunto un numero imprecisato di immersioni realizzate da aziende private, ad esempio petrolifere, di cui non si conoscono dettagli. Tuttavia, andando anche per eccesso, l'umanità ha avuto modo di realizzare registrazioni visive di meno di un centesimo dei fondali marini. Un dato incredibilmente basso che dimostra la nostra quasi completa ignoranza relativa al mondo abissale: come pensare di poter conoscere gli ecosistemi terrestri avendo conosciuto solo esclusivamente 3.823 chilometri quadrati, meno dell'intera superficie del Molise. A questo si deve poi aggiungere che quasi il 30% delle osservazioni visive documentate è stato condotto prima del 1980, si tratta spesso di immagini fisse in bianco e nero, a bassa risoluzione. "Abbiamo bisogno di una comprensione molto più approfondita degli ecosistemi e dei processi delle profondità oceaniche per prendere decisioni informate sulla gestione e la conservazione delle risorse", ha detto Croff Bell nel sottolineare che gli abissi sono oggi territori al centro di interessi crescenti per estrazione di idrocarburi e minerali, ad esempio elementi rari. A causa degli elevati costi dell'esplorazione oceanica, solo una manciata di nazioni domina l'esplorazione in acque profonde, con cinque paesi - Stati Uniti, Giappone, Nuova Zelanda, Francia e Germania - responsabili del 97% di tutte le osservazioni di immersione in acque profonde. Tanto che oltre il 65% delle osservazioni visive è avvenuto entro 200 miglia nautiche da soli tre paesi: Stati Uniti, Giappone e Nuova Zelanda. Infine, mentre negli anni '60 buona parte delle immersioni si focalizzavano nei mari profondi, oltre i 2000 metri, a partire dal 2010 sono scese ad appena il 15% e ora si concentrano quasi esclusivamente in zone di interesse economico.
G.Stevens--AMWN