-
Pugilato: la grande boxe torna all'Allianz Cloud di Milano
-
Liverpool crisi senza fine, fuori anche dalla Coppa di Lega
-
Omaggio di Napoli, cene solidali e arte per 65 anni di Maradona
-
Milan: Leao non si allena in gruppo, in dubbio per la Roma
-
Inter, metà allenamento in gruppo per Thuram
-
Mostra, film e gala per la Scala in America
-
Artico, scoperti batteri 'impossibili' che influiscono sul clima
-
Doping: 'La potenza dello sport, la scelta di dire no'
-
Sefcovic, 'da accordo Usa-Cina implicazioni per l'Ue'
-
Venezia Sounds, raccolti 158mila euro per la ricerca oncologica
-
Calcio: Haaland beve latte crudo, é polemica in Inghilterra
-
Ultimo saluto a James Senese sulle note di Chi tene 'o mare
-
Confindustria, Orsini incontra il commissario Ue Šefčovič
-
Israele, consegnati due corpi di ostaggi da Hamas
-
Aliassime ai quarti a Parigi, corsa su Musetti per le Atp Finals
-
Nissan prevede perdita annuale di 1,54 miliardi di euro
-
Michele Uva scelto da Time, è tra i 100 più influenti sul clima
-
Paunovic nominato commissario tecnico della Serbia
-
Ponte: sindaco Villa S.G., non sorpresi da Corte dei conti
-
Maurizio Sella lascia la presidenza di Banca Sella
-
Panetta, da tassa sulle banche no rischi di instabilità
-
Scoperto sulle Ande uno dei dinosauri più antichi al mondo
-
Brevetti italiani, primo censimento storico al femminile
-
Regione Liguria e Portofino invitano Taylor Swift nel borgo
-
Roma Jazz Festival, apertura con il batterista Makaya McCraven
-
Calcio: c'è ancora Brambilla a dirigere allenamento della Juve
-
Gucci lancia la linea da sci, Sinner protagonista della campagna
-
I Negramaro annunciano il tour estivo, poi una lunga pausa
-
Stellantis crolla in Borsa (-10%) dopo i conti
-
Laura Mattarella apre il Women economic forum a Palermo
-
Bce, la crescita Ue regge, ma le prospettive sono incerte
-
Il petrolio è in calo a New York a 60 dollari al barile
-
Ecco il Dracula di Besson, vampiro innamorato più che horror
-
Ad Alfonso Cuarón il Premio Fellini 2025
-
Un anticorpo 'vince' antibiotico-resistenza di un super-batterio
-
Lo spread tra Btp e Bund a 76 punti, corregge i minimi dal 2010
-
Il 2024 è stato l'anno più caldo mai registrato
-
I Marillion tornano in Italia, concerto a Pompei nel 2026
-
Cresce del 4% fatturato Lufthansa, ma aumentano anche i costi
-
'Sotto le Nuvole', Gianfranco Rosi spera nell'Oscar
-
Cremlino, 'test nucleari? Non c'è nuova corsa a armamenti'
-
Kate Perry il 19 luglio 2026 al Lucca Summer Festival
-
Borsa: l'Europa prosegue in calo aspettando la Bce
-
Bohemian Rhapsody, i 50 anni di un capolavoro misterioso
-
I Litfiba di nuovo insieme per "Quarant'anni di 17 re" Tour 2026
-
Juve: Spalletti, foto con i tifosi dopo i test medici
-
90% delle donne ha almeno un fattore di rischio cardiovascolare
-
Canada e Singapore celebrano 60 anni di diplomazia
-
Da Kiev al Meyer per migliorare screening neonatali in Ucraina
-
F1: Verstappen il pilota più ricco, un patrimonio da 260 milioni
Le prime tracce del blu indaco su macine di 34mila anni fa
La ricerca apre nuove prospettive sulle popolazioni preistoriche
Tracce di indigotina, un colorante blu derivato dalle foglie di Isatis tinctoria (nota anche come guado), sono state riscontrate su ciottoli di pietra risalenti a 32-34mila anni fa, in pieno Paleolitico. Lo rivela lo studio "Direct evidence for processing Isatis tinctoria L., a non-nutritional plant, 32-34,000 years ago", pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. Lo studio, frutto del lavoro di un Team di ricerca internazionale coordinato da Università Ca' Foscari in collaborazione con Università di Padova, apre nuove prospettive sul comportamento complesso delle popolazioni umane preistoriche. È la prima volta che viene identificata una molecola organica colorante di origine vegetale su reperti così antichi. L'indigotina non è presente in quanto tale nella pianta, ma si forma dalla reazione tra ossigeno atmosferico e i precursori contenuti nelle foglie. Questo dimostra che la pianta veniva intenzionalmente lavorata attraverso un processo complesso almeno 34mila anni fa, pur non essendo edibile. "Invece di considerare le piante solo come risorsa alimentare, questo studio ne evidenzia il ruolo all'interno di catene operative complesse, probabilmente legate alla trasformazione di materiali deperibili per il loro impiego in varie fasi della vita quotidiana dell'Homo sapiens di 34mila anni fa", spiega Laura Longo, archeologa all'Università Ca' Foscari Venezia e prima autrice dello studio. "Lo studio era inizialmente volto a chiarire la funzione degli strumenti di pietra - spiega Mauro Veronese, dottorando dell'Università di Padova e coautore della ricerca -. Le indagini microscopiche, condotte parallelamente dai ricercatori dei dipartimenti di Geoscienze dell'Università di Padova e da Ca'Foscari, hanno tuttavia rivelato inaspettatamente la presenza di residui blu, talvolta in forma fibrosa e associati a granuli di amido, concentrati soprattutto nelle aree degli strumenti che mostravano evidenti segni di usura". Gli strumenti provengono dalla grotta di Dzudzuana, situata sulle pendici del Caucaso in Georgia, da un livello del Paleolitico superiore datato a circa 34mila anni fa.
Y.Aukaiv--AMWN