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'Robert e gli altri', lezione-concerto di Ensemble Concordanze
Domani a Bologna musiche di Clara Wieck, Brahms e Reinecke
'Robert e gli altri': questo il titolo della nuova lezione-concerto che Ensemble Concordanze terrà il 19 ottobre, alle 11.30, al Goethe Zentrum di via de' Marchi 4, a Bologna. Un concerto della stagione 'Clara & Robert', nel quale il pubblico potrà scoprire come l'eredità di Schumann abbia cambiato le traiettorie di vita e artistiche di generazioni di musicisti. Pochi compositori, infatti, sono stati capaci di cambiare la storia della musica quanto Robert Schumann, al pari di quanto hanno fatto Beethoven o Wagner. Nel corso di questo nuovo appuntamento si racconterà proprio in cosa sia consistita questa eredità musicale, spirituale e umana. Cosa rendeva e rende il suo stile così particolare e imitato e lo si farà attraverso il godimento e l'ascolto 'consapevole' di capolavori dei tre principali custodi della sua eredità: la moglie Clara (della quale si ascolteranno le Tre Romanze Op. 21 del 1853) e l'amico Johannes Brahms (Tre intermezzi Op. 117 del 1892), i quali, per tutto il XIX secolo, sono stati depositari dei diritti di pubblicazione delle sue opere; ma non solo, perché il legame con Robert era soprattutto umano, tanto che la vita di entrambi è stata completamente determinata dalla sua tragica morte. Terzo custode di questa eredità così importante è stato Carl Reinecke, il compositore più dichiaratamente schumanniano. Mentre la musica di Brahms è giustamente fra le più amate ed eseguite, e l'opera di Clara viene sempre più riscoperta, Carl Reinecke è il nome meno noto: sarà dunque una sorpresa ascoltare il Trio in si bemolle maggiore per pianoforte, corno e clarinetto Op. 274 del 1905. A rendere particolare il programma del concerto è poi il fatto che l'esplorazione dell'eredità schumanniana sia affidata non ai "soliti" strumenti ad arco, ma alle voci potenti ed evocative dei fiati. Saranno infatti il corno di Elisa Bognetti e il clarinetto di Michela Ciavatti a dialogare con il pianoforte di Francesca Rambaldi.
D.Cunningha--AMWN