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Azzurri: Donadoni, "Scelta Gattuso sorprende ma sono contento"
Ex ct, "Giovani sono aspetto importante ma deve partire da club"
"Sono contento per Gattuso. Essere ct della Nazionale è una cosa importante e grande per chiunque. Rino non ha magari una grandissima esperienza in questi termini, però è una persona collaudata. Conosciamo il temperamento, quello che fa un po' riflettere è come sia stato gestito l'ultimo periodo. Spalletti ancora in panchina senza la sconfitta in Norvegia? Dire così è un po' riduttivo e brutto. Vuol dire che si è legati solo al risultato. Programmare è una cosa diversa, mi hanno lasciato perplesso le modalità e le tempistiche". Così Roberto Donadoni, ex ct della Nazionale, ospite di Radio Anch'io Sport su Radio 1, su Gennaro Gattuso nuovo commissario tecnico azzurro. Sorpresa Gattuso ct? "Per certi versi sì. L'immagine che tutti abbiamo del ct rimanda a un profilo un po' diverso, ad esempio il nome di Ranieri calzava in un certo modo. Bisogna recuperare il terreno perduto, perché gli altri continuano a crescere e noi rimaniamo indietro. Il passato non garantisce nulla, solo il presente può regalarci un futuro migliore". I giovani? "E' un aspetto importante ma deve partire dai club. Devono dare la possibilità ai giovani di crescere. Ora si parla di Yamal, ma 3-4 anni fa non era certamente questo. Però a 17 anni si ritrova ad aver fatto più di 100 partite col Barcellona. Bisogna avere questo spirito. Poi è ovvio che non è facile trovare giocatori come Yamal, ma in Italia ce ne sono di giovani interessanti. Bisogna avere coraggio, forza e volontà di sopportare questo tipo di scelte". Tra i giovani dell'Under 21 c'è qualcuno che possa fare il salto? "Penso proprio di sì. Ricordo anche ai miei tempi quando Vicini era ct dell'Under 21, poi è salito in nazionale maggiore e tanti sono passati in Nazionale A: Vialli, Mancini, Zenga, Ferri, io e tanti altri. Questo deve tornare ad essere il leitmotiv. Se non si lavora così, diventa complicato".
A.Mahlangu--AMWN