-
Mogol racconta Battisti, live a Roma contro violenza di genere
-
Borsa: Milano allunga a +1,6% con le banche, lente sugli Usa
-
La Thailandia sospende accordo di pace con la Cambogia
-
Di Vaio "a Bologna c'é esaltazione, ma non siamo da scudetto"
-
Qe, crescono prezzi benzina, self a 1,718 euro
-
Addio a Lenny Wilkens, leggenda NBA e membro della Hall of Fame
-
Corte d'appello di Parigi decide oggi su scarcerazione Sarkozy
-
Nuovo gel 'bioispirato' rigenera lo smalto dei denti
-
IA e formazione, all'Università Campus Bio-Medico riparte Jump
-
Medici e infermieri per un giorno contro violenza sui sanitari
-
Borsa: l'Europa in avvio sale con shutdown verso la fine
-
Tumori, con fibre in dieta migliore resistenza al cancro
-
Terapia cellulare al posto di trapianto cornea contro cecità
-
Alcaraz ripassa Sinner, divisi da 1050 punti
-
Borsa: Milano in avvio a +1,16%, scatto di Mps
-
Corte Conti, aggiornare cronoprogrammi Milano Cortina
-
Lo spread tra Btp e Bund in avvio è in calo a 74,3 punti
-
Prezzo oro in deciso aumento, Spot a 4.072 dollari
-
Prezzo petrolio in aumento, Wti scambiato a 60,30 dollari
-
Euro poco mosso, scambiato a 1,1552 dollari
-
L'Indonesia nomina l'ex presidente Suharto 'eroe nazionale'
-
Scontri in carcere in Ecuador, almeno 31 morti
-
'Raggiunto l'accordo per mettere fine allo shutdown'
-
Sarri, è ora di pensare a noleggiare arbitri dall'estero
-
Atalanta; ore decisive per Juric, Palladino pronto
-
Serie A: Inter-Lazio 2-0, nerazzurri in testa con la Roma
-
Trump attacca i vertici della Bbc, 'giornalisti corrotti'
-
F1: Brasile;Leclerc e suo ritiro 'sono inc... Piastri ottimista'
-
Roma, problema al quadricipite per Dovbyk
-
Media, 'Senato Usa vicino ad accordo per fine shutdown'
-
Calcio: il City asfalta il Liverpool e va a -4 dall'Arsenal
-
Finals: Bolelli/Vavassori 'match giocato in nostra top 5'
-
Gasperini 'primato motivo orgoglio, giusto tifosi Roma sognino'
-
Mondiali: Kean salta Moldavia e Norvegia, al suo posto Cambiaghi
-
Oltre 1.600 voli cancellati oggi negli Usa per lo shutdown
-
Genoa: De Rossi 'abbiamo lottato con i denti, ripartiamo da qui'
-
F1: Brasile; vince McLaren Norris, 2/a Mercedes Antonelli
-
Finals: doppio, Bolelli/Vavassori show contro i n.1 al mondo
-
Paradiso, 'anche il ricordo della scuola con me sul palco'
-
Conte deluso 'non posso fare un trapianto di cuore alla squadra'
-
F1:Brasile; contatto con Antonelli, Ferrari Leclerc subito fuori
-
Esn arriva in Italia, integrazione sportiva debutta a Milano
-
Segretario Trasporti Usa, 'il traffico aereo si ridurrà a zero'
-
Kiev, in 100.000 senza luce e gas nel Kharkiv per raid russi
-
Sanchez, porterò a termine legislatura e mi ricandiderò nel '27
-
'Mezzogiorno', con lo chef Mazzei nuovo angolo d'Italia a Londra
-
Finals: Alcaraz 'primo incontro mai facile, sono contento'
-
Fieracavalli chiude con oltre 140mila visitatori
-
Serie A: il Bologna batte 2-0 il Napoli, Genoa-Fiorentina 2-2
-
Finals: Auger-Aliassime 'stimolante iniziare contro Sinner'
Resti di uri in Mesopotamia, i più antichi antenati del bue
Ultimo esemplare conosciuto fu ucciso in Polonia nel 1627
Scoperti i più antichi antenati del bue domestico - uro (Bos primigenius) -, resti sono stati trovati nella valle dell'Indo e in Mesopotamia e risalgono a 10mila anni fa. La ricerca ha coinvolto il paleontologo dell'Università di Pisa, Luca Pandolfi ed è stata pubblicata sulla rivista Nature e condotta dal Trinity College di Dublino e dall'Università di Copenaghen. Pandolfi, paleontologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, studia l'evoluzione e l'estinzione dei grandi mammiferi continentali anche in relazione ai cambiamenti climatici. Gli uri addomesticati, viene spiegato, erano animali abbastanza simili a quelli selvatici, ma un po' più piccoli, con corna meno sviluppate ad indicare una maggiore mansuetudine. Giulio Cesare nel De Bello Gallico (6-28) descrive infatti l'uro selvatico come un animale di dimensioni di poco inferiori all'elefante, veloce e di natura particolarmente aggressiva. Dai resti fossili emerge che gli uri selvatici potevano raggiungere un'altezza di poco meno di due metri, i 1000 kg di peso ed avere corna lunghe più di un metro. La loro presenza ha dominato le faune dell'Eurasia e del Nord Africa a partire da circa 650.000 anni fa, per poi subire un forte declino dalla fine del Pleistocene, circa 11.000 anni fa, fino alla sua estinzione in età moderna. L'ultimo esemplare di cui si ha notizia fu abbattuto il Polonia nel 1627. "Lo studio su Nature ha analizzato per la prima volta questa specie per comprenderne la storia evolutiva e genetica attraverso resti fossili rinvenuti in diversi di siti in Eurasia, Italia inclusa, e Nord Africa - afferma Luca Pandolfi - Dai reperti, che includono scheletri completi e crani ben conservati, sono stati estratti campioni di Dna antico. La loro analisi ha permesso di individuare quattro popolazioni ancestrali distinte che hanno risposto in modo diverso ai cambiamenti climatici e all'interazione con l'uomo. Gli uri europei, in particolare, subirono una diminuzione drastica sia in termini di popolazione che di diversità genetica durante l'ultima era glaciale, circa 20.000 anni fa. La diminuzione delle temperature ridusse infatti il loro habitat spingendoli verso la Penisola Italiana e quella Iberica da cui successivamente ricolonizzarono l'intera Europa". "Nel Quaternario, epoca che va da 2 milioni e mezzo di anni fa sino ad oggi, l'uro è stato protagonista degli ecosistemi, contraendo ed espandendo il proprio habitat in relazione alle vicissitudine climatiche che hanno caratterizzato questo periodo - conclude Pandolfi - Le ossa di questi maestosi animali raccontano ai paleontologi la storia del successo, adattamento e declino, di una specie di cui noi stessi abbiamo concorso all'estinzione".
P.Santos--AMWN
