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Dal Sole 3 brillamenti in 24 ore, finito il periodo di calma
Al momento non si prevede l'arrivo di tempeste geomagnetiche
Dopo più di 3 settimane di relativa calma, il Sole ha improvvisamente ripreso a pieno ritmo la sua attività: tra domenica 3 agosto e lunedì 4 ha emesso in meno di 24 ore tre brillamenti, cioè violente eruzioni di materia che si verificano quando le linee del campo magnetico si rompono e si ricongiungono, sprigionando un'energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche. Il primo brillamento potrebbe aver provocato anche una debole Cme, un'espulsione di massa coronale sotto forma di plasma, ma al momento non si prevede l'arrivo di tempeste geomagnetiche sulla Terra. Il primo evento si è verificato domenica alle ore 16,01 italiane, e lunedì sono poi seguiti gli altri due in rapida successione alle 07,05 e alle 07,21, a soli 16 minuti l'uno dall'altro. I brillamenti hanno raggiunto tutti la classe M, la penultima in ordine di potenza tra le cinque con cui vengono classificati (A,B,C, M e X). Queste classi si basano sulla luminosità dei brillamenti nei raggi X e ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente. I brillamenti hanno avuto origine dalla regione di macchie solari denominata AR 4168, che nel corso del fine settimana ha rapidamente sviluppato una struttura magnetica più complessa. Una macchia solare è un'area sulla superficie del Sole dove l'attività magnetica è intensa e la temperatura è minore: infatti, anche se raggiunge comunque quasi 3.800 gradi, la differenza con gli oltre 5.700 gradi delle zone circostanti è sufficiente a farla apparire più scura. La regione AR 4168, in particolare, è tenuta d'occhio dagli esperti di meteo spaziale, poiché la sua crescente complessità e l'attività mostrata nei giorni scorsi suggeriscono che potrebbe riservare altre sorprese.
F.Pedersen--AMWN