
-
Trump, se Putin non ferma la guerra gravi conseguenze
-
Nato, da Berlino 500 milioni per le armi Usa all'Ucraina
-
Bova deposita all'ufficio marchi la frase 'occhi spaccanti'
-
Onu, su Haiti risposta comunità internazionale insufficiente
-
Il gas a 32,6 euro ad Amsterdam
-
Borsa: Milano spinta da banche, in Europa cala tensione dazi
-
Parlamento tunisino celebra Festa nazionale della donna
-
++ Borsa: Milano chiude in rialzo, sopra i 42mila punti ++
-
MotoGP: Chantra non é pronto, salta i GP d'Austria e Ungheria
-
Leader, santi, dittatori al Lido da Sorrentino a Rapace
-
Lanciato il nuovo satellite europeo per il meteo e il clima
-
Energia dalla Co2 grazie al sole e alle batterie esauste
-
Venezia, lo spot ufficiale della Rai tra acqua, cinema e sogno
-
Prevedere gli effetti dell'editing del Dna grazie all'IA Pythia
-
Fondazione Eni, con incentivi elettrico 39mila autoveicoli
-
Agente Donnarumma, ora 'Gigio' aspira alla Premier League
-
Mediobanca, ops al voto soci solo perchè c'è passivity rule
-
Mfe-Mediaset a 40% di Prosieben, Ops aperta fino a settembre
-
Ex Ilva, commissario per uscire da monocoltura dell'acciaio
-
Kiev ordina l'evacuazione da decine di località del Donetsk
-
Il Mahabharata di Peter Brook torna in sala restaurato
-
Napoli: Conte 'mercato giusto, cifra troppo alta per Ndoye'
-
Iss, ecco come riconoscere le conserve a rischio botulino
-
Conte, lavoriamo bene inserendo i nuovi in Napoli già forte
-
Gravina, spiace per Donnarumma ma non c'è preoccupazione
-
MotoGP: Marquez "ho staccato un po', sono pronto a ripartire"
-
A Lombardia e Campania 30 miliardi, il 20% dei fondi Pnrr
-
Teatro, musica e circo nel segno di Pinocchio 'senza fili'
-
Gli 80 anni di Wim Wenders, un rocker del cinema
-
Borsa: Milano avanza (+0,6%), sprint di Leonardo, giù Stellantis
-
Udinese: su cessione a fondi Usa la situazione è ferma
-
Aggiustare la camminata riduce il dolore al ginocchio
-
Pancreatite curata con i cannabinoidi, a Bari primo caso-studio
-
Afa record in Spagna, mai così bollente dal 1950
-
Newton e Scianna, due mostre, due autori indagano la moda
-
Ong, per Mediterraneo caldo a rischio cozze, vongole e ricci
-
Saipem, primo taglio lamiera per progetto Tangghu in Indonesia
-
Ong, stallo sul trattato contro l'inquinamento da plastica
-
Il gruppo d'acquisto europeo Concordis si allarga a tedesca Rtg
-
Cuori e tanta gratitudine, i post da compagni Psg a Donnarumma
-
Logistica, nasce il marketplace per favorire la digitalizzazione
-
Zelensky a Berlino per videoconferenza sul vertice in Alaska
-
Haiti, 5 milioni di dollari per la cattura del capo delle gang
-
'In Tunisia aumentano le discriminazioni di genere'
-
Borsa Tokyo chiusura a livelli record (+1,30%)
-
Borsa: Milano apre in rialzo, +0,2%
-
Borsa: Asia su di giri, effetto inflazione Usa, Tokyo +1,3%
-
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi apre in calo a 78,2 punti
-
In Australia nuova riduzione dei tassi di interesse, al 3,6%
-
Euro poco mosso, scambiato a 1,1685 dollari

Massarini, la musica diventata da autoriale a 'di produzione'
Con l'IA forse ci sarà una sola, grande musica
"Oggi nella musica conta di più il suono, sono i produttori ad aver preso un ruolo centrale. Sanremo iniziò con 3-4 autori di riferimento; oggi il riferimento sono 4-5 produttori. Si è passati da una fase più autorale a una di 'produzione'". E' l'analisi sulla musica e la sua fruizione negli ultimi anni fatta da Carlo Massarini, giornalista esperto di musica. Massarini è intervenuto alla Libreria Lovat per presentare il suo ultimo libro, "Vivo dal Vivo 2010-2023", 120 concerti più significativi secondo l'autore nei 13 anni di riferimento. A distanza di "60 anni si è riformato nella musica lo stesso gap che c'era tra i nostri genitori e noi: oggi c'è tra noi e i nostri figli, la cui musica noi non ascoltiamo", ha spiegato. La vita si è "complicata, la musica e i suoi generi si sono frammentati. La tecnologia galoppa molto più velocemente dell'etica. Ora abbiamo 40-50 sottogeneri diversi, poi tutto si incrocia e si mischia" anche se, "la musica meticcia è la cosa più interessante che sia accaduta fino ad oggi". Per Massarini "velocità e superficialità hanno preso un po' il comando: siamo seduti su una macchina tecnologica". Se i Beatles hanno "smesso di suonare nel '66, oggi la maggior parte dei rapper non suona il proprio disco e in concerto si limita" a qualche suono. E l'intelligenza artificiale? "Aprirà a un mondo totalmente diverso, ci sarà lo stesso salto che ha avuto il mondo dopo internet", ma "dove va il futuro non lo so, ci sarà un'unica grande musica?" Forse "c'è bisogno di fare un passo indietro, di metabolizzare meglio le cose". Infine, Massarini è tolto un sassolino dalla scarpa: "Avevo chiesto di entrare al concerto dei Manneskin ma mi hanno messo in lista e poi non sono riuscito a entrare. Allora quella sera sono andato ad ascoltare Maria Monti: è stato davvero un grande concerto".
F.Bennett--AMWN