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Pronto a partire da Tunisi 'convoglio della resilienza' per Gaza
Tenteranno, con algerini e libici, di raggiungere Rafah
Circa mille tunisini partiranno domani dal centro della capitale, con l'obiettivo di raggiungere la Striscia di Gaza via terra attraverso Libia ed Egitto. L'iniziativa, denominata "Convoglio della Resilienza" (o della Fermezza), è promossa dal Coordinamento congiunto per la Palestina e si inserisce nel contesto della "Global March to Gaza", una mobilitazione internazionale che coinvolge attivisti da oltre 30 paesi, tra cui l'Italia, per chiedere la fine dell'assedio israeliano e l'apertura di corridoi umanitari. Nabil Channoufi, portavoce del convoglio, ha dichiarato durante una conferenza stampa tenutasi presso la sede del potente sindacato Ugtt, che sostiene l'iniziativa, che le domande di partecipazione ricevute sono state 7.000, ma difficoltà logistiche impediscono l'accettazione di numeri così importanti. Ghassen Henchiri, un altro portavoce della carovana, ha spiegato che il percorso all'interno della Tunisia partirà da Avenue Habib Bourguiba all'alba per attraversare Msaken, Sousse, Agareb, Sfax e El Mdou, Gabès, prima di raggiungere Hassi Amor, Medenine e infine Piazza del Milite Ignoto a Ben Guerdane, dove è previsto l'arrivo per la serata. Henchiri ha invitato tutte le componenti della società tunisina a unirsi al convoglio nei punti di ritrovo menzionati per esprimere la propria solidarietà e diversificare le forme di protesta a sostegno della causa palestinese, nonché ad accompagnare il convoglio nel suo percorso verso il territorio libico. Gli organizzatori sono stati inoltre invitati a partecipare all'accoglienza dei partecipanti algerini in arrivo a Beja domenica sera e anche i libici si uniranno al convoglio al suo passaggio in territorio libico. Questo convoglio terrestre, che riunisce volontari algerini, tunisini e libici, non è l'unica iniziativa. Secondo Wael Naouar, un altro portavoce dell'iniziativa, i sostenitori della causa palestinese provenienti da altri 32 paesi dovrebbero arrivare in aereo all'aeroporto internazionale del Cairo. Nel frattempo, una dozzina di attivisti della "Freedom Flotilla" dovrebbero raggiungere Gaza via mare entro le prossime 24 ore. Naouar ha chiarito che quello da Tunisi non è solo un convoglio di aiuti, ma un tentativo di rompere l'assedio di Gaza, aprendo la strada all'ingresso di aiuti stoccati in tonnellate a Rafah e Al-Arish, al confine tra Egitto e Palestina. L'obiettivo è anche quello di consentire l'arrivo di medici, giornalisti e l'evacuazione dei feriti per le cure mediche. Il convoglio comprende team specializzati che si occupano di compiti umanitari, logistici e mediatici per la partecipazione tunisina alla rottura dell'assedio di Gaza.
A.Rodriguezv--AMWN